In una padella faccio soffriggere l’aglio insieme al peperoncino ed ad un pugno di prezzemolo, metto i calamari tagliati a cubetti e appena i calamari sono dorati aggiungo le cozze e le vongole con il guscio, copro con il coperchio e lascio cuocere per circa 5 minuti. Cuocio la pasta in abbondante acqua salata, la scolo molto al dente e la tengo da parte aggiungendo un filo d’olio. Quando i frutti di mare saranno aperti, li privo del guscio, aggiungo la pasta tenuta da parte e salto il tutto nella padella. Inserisco poi la pasta nel contenitore in vetro aggiungendo i gamberi, gli scampi e gli asparagi crudi, aggiungo un mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta, chiudo il contenitore ermeticamente e lo adagio in una pentola contenente acqua a 90°C e continuo la cottura per circa 7 minuti. Il contenitore in vetro andrà aperto direttamente in tavola.
Piatto il cui complesso sapore è racchiuso in un barattolo...come quello del vino ideale in abbinamento, che deve il suo inconfondibile timbro alle pietre racchiuse nelle miniere di tufo, di alcuni piccoli paesi in provincia di Avellino. Il Greco di Tufo è un vino bianco di grande impatto gustativo, dal colore solitamente di un giallo più carico, ha profumi di frutta gialla, ginestra e tanta mineralitá. Al palato è un vino di importante sapidità e di buon corpo, uno dei vini simbolo della regione Campania, straordinariamente abbinato a tutto ciò che il mare possa dare, sopratutto crostacei abbinati a verdure e cotture lente, meglio ancora se con la pasta: Calamarata e Greco di Tufo, what else?!