Preparazione
Lavo più volte gli sconcigli in acqua salata fresca, poi li metto in un tegame con olio e aglio in camicia. Lascio dorare per qualche minuto, tolgo l’aglio, aggiungo il prezzemolo, le zeste di limone e copro con acqua, chiudo il tegame e cuocio per 20 minuti a fuoco dolce. Poi lascio intiepidire e separo il frutto dalla conchiglia con l’aiuto di un ago d’acciaio per spiedini, elimino il tappo superiore e le budella. Infine li rimetto nel liquido di cottura filtrato con etamine. Poi preparo la salsa al peperoncino, tagliandolo a metà nel senso della lunghezza, elimino i semi e lo lavo con acqua corrente. Poi arrostisco il peperone, lo spello ed elimino i semi sotto l’acqua corrente. Sbianco i pomodori ramati precedentemente incisi, li raffreddo in acqua e ghiaccio, li spello ed elimino i semi. Frullo il tutto emulsionando con l’olio fino a raggiungimento di una crema compatta e liscia, regolo di sale. Poi da parte sbianco i pomodorini gialli precedentemente incisi, li raffreddo in acqua e ghiaccio, li spello e li appassisco in forno per 20 minuti a 120C° con l’olio, aglio in camicia, timo e basilico. In un’altra pentola cuocio i cannolicchi a sauté, una volta aperti li tolgo dal liquido, elimino i gusci e la sacca di sabbia, filtro in liquido di cottura e conservo tutto. A questo punto cuocio la pasta e la scolo molto al dente, ultimo la cottura in padella con il liquido di cottura degli sconcigli e dei cannolicchi, a mantecazione quasi ultimata, aggiungo gli sconcigli, i cannolicchi ed in fine i calamaretti puliti a crudo. Completo la mantecazione con un filo d’olio se necessario. Servo decorando con pomodorini gialli appassiti e salsa al peperoncino.
Abbinamento
Rosé della Penisola Sorrentina
L’estate è alle porte: c’è nuova linfa, c’è voglia di risplendere, di andare...di cucinare! La ricetta sembra essere ispirata da tutto ciò! Dividetevi i compiti: chi va in pescheria, chi va nell’orto, chi cala la pasta e chi va a recuperare il vino da stappare...deve essere un rosé e deve provenire da una terra dalla quale è possibile ammirare l’infinito orizzonte del mare, di cui le uve del vino scelto godono del sole e della brezza marina, che si ritrova nel suo sorso fresco e profumato. Vino prodotto da uve Sabato nella zona alta di Vico Equense, in piena Penisola Sorrentina. Occhio a chi va a prendere il vino: potrebbe perdersi in quei luoghi straordinari e non tornare in tempo!